Appello all’Assessora Sabrina Alfonsi per la riammissione degli artigiani del pane al Mercato Contadino Cincecittà Est ex Capannelle
I cittadini romani e le realtà agricole del territorio lanciano un accorato appello all’Assessora di Roma Capitale Sabrina Alfonsi (Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti) per la riammissione degli artigiani del pane al Mercato Contadino Cinecittà Est ex Capannelle.
Il progetto di filiera corta, promosso dalla Rete dei Mercati Contadini insieme all’Associazione Km0 e alla Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) Lazio – rappresentava un presidio di eccellenza e coesione sociale per i quartieri Capannelle e Statuario – ma attualmente, a seguito del silenzio alle richieste di proroga in area Capannelle, si svolge in zona Cinecittà est il sabato e la domenica, in un’area privata per continuare ad essere un punto di riferimento per la promozione dell’agricoltura locale, la lotta allo spreco alimentare e la diffusione di stili di vita sostenibili.
Le oltre 60 piccole aziende agricole a conduzione familiare coinvolte hanno subito tuttavia un’applicazione impropria del Testo Unico del commercio – che non dovrebbe riguardare i produttori agricoli e gli artigiani – con conseguenti sanzioni ingiustificate, molto copiose per gli artigiani del pane che sono stati estromessi e si sono trovati costretti a interrompere la propria attività nonostante fossero rappresentanti di eccellenze del territorio. (panificatori de “La falia di Priverno” e il “Pane dei Monaci” per citarne un paio).
In occasione della Conferenza cittadina sull’agricoltura, in programma venerdì 30 maggio 2025 presso la Sala della Protomoteca al Campidoglio – dove l’Assessora Alfonsi interverrà sul tema “Il Sostegno di Roma Capitale al sistema agricolo del territorio” – sarà presente una delegazione di produttori agricoli in rappresentanza della Rete Mercati Contadini, per testimoniare con forza l’urgenza della riammissione delle quattro aziende artigiane panificatrici del mercato e ribadire la necessità di un intervento immediato da parte dell’Amministrazione.
È in corso una petizione popolare per chiedere la riammissione immediata: centinaia di cittadini stanno facendo sentire la propria voce con firme, messaggi e telefonate ai promotori dell’iniziativa.
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